Commento:
Lascia senza parole, a tal proposito, il quarto racconto, “Educazione sentimentale”, forse il più bello dell’intera raccolta, nel quale l’autore narra l’iter del puro amore, quello giovane, quello eroico ma anche vile, coinvolgente a tal punto da non poterne più: «Lentamente, l’atteso senso di sollievo stava arrivando; era libera da Elgin, ritornava padrona di se stessa, ma non di tutta se stessa. Elgin possedeva ancora una parte di lei e non l’avrebbe mai più riavuta, quella parte, se non quando Elgin le fosse stato accanto».
(Dario De Cristofaro su FLANERI)
Incipit:
Erano le otto di una calda sera di settembre e tutte le campane di Harvard battevano le ore. Elgin Smith, stanco di studiare, se ne stava sui gradini della biblioteca Widener - quei larghi, scomodi gradini di stile romano - e strizzava gli occhi guardando lontano, perché, a quanto dicevano, faceva bene alla cornea e alla retina. Pensava, ma non ai suoi impegni scolastici. Pensava a quel che doveva essere innamorarsi, adorare una ragazza e mettere la propria vita ai suoi piedi. Si disprezzava perché temeva di essere incapace di una vera passione e perché credeva che soltanto le persone passionali valessero qualcosa e tutte le altre fossero superficiali.
Racconto tratto dalla raccolta
Primo Amore ed Altri Affanni
Fandango Libri
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