8 marzo 2017
L'ULTIMO PIOLO - Stephen King
SCHEDA
Autore: King Edwin Stephen (1947 )
Titolo: L'ultimo piolo
Tit. originale: The Last Rung on the Ladder
da: A Volte Ritornano 20 racconti dell'orrore.
anno: 1° edizione 1978
N° parole: 4760
Genere: Horror
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Descrizione
... Racconta di un giorno, molto tempo fa, quando i due protagonisti erano bambini, mentre giocavano nel fienile. Facevano un gioco in cui a turno si arrampicavano sulla cima di una scala molto alta, per poi lasciarsi cadere su un mucchio di fieno. Durante uno dei turni della sorella, la vecchia scala si ruppe improvvisamente, lasciando la sorella penzolante sull'ultimo piolo della scala. Tentò di ammucchiare abbastanza fieno da attutirne la caduta e salvarle la vita, e resta stupito della fede che lei ripone in lui. Racconta di come negli anni successivi lui l'abbia trascurata, e di quanto era sempre occupato per non badare ai suoi bisogni...
(da Wikipedia)
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King ama raccontare questo aneddoto. Un giorno è al supermercato, incontra un'anziana signora e quella gli fa: "Ah, lei è Stephen King, quello che scrive storie dell'orrore... ma a me non piacciono. Sa, io preferisco storie edificanti come "Le ali della libertà" e roba simile. Visto che è tanto bravo, perchè non scrive storie così, invece di quelle schifezze?". Al che King replica: "Veramente, quella storia l'ho scritta io". La signora risponde che non ci crede e King continua "E ho scritto anche "Stand by me" ["Ricordo di un'estate", in italiano] e "Cuori in Atlantide". La signora si arrabbia e fa: "No, lei non può avere scritto roba simile". Poi riprende il carrello e si allontana.
RispondiEliminaIn effetti, dalla roccolta "A volte ritornano" ho scelto questo racconto proprio per questo motivo, perchè diverso, atipico, direi melanconico, triste, e anche toccante. Un King che non ti aspetti ma solo fino a un certo punto. Gli appassionati, i fan di King sanno ben che lui è capace anche di questo.
RispondiEliminaQuesta è una storia dell'orrore. Sul nero e sul buio che il tempo, la vita, le circostanze, le umane debolezze, le convenzioni sociali, inseriscono tra le esistenze delle persone, anche tra quelle che si amano o si dovrebbero amare. E se non fa paura questo, se non è spaventoso questo, non so cosa altro.
RispondiEliminaÈ un bellissimo racconto. Non Orror, non per come lo intendo, ma certamente tiene in ansia sino alla fine.
RispondiEliminaLa complicità tra i due fratelli è molto forte, e la fiducia della minore sconfinata , ma la protagonista qui è la paura dapprima sconfitta poi subita per tutta una vita . Toglie un po' il sonno perché riaffiorano i ricordi dei giochi pericolosi che mi ostinavo a voler fare insieme a mio fratello maggiore . Come capisco quella cieca fiducia!
L'ultimo piolo è quello che ti frega in apparenza ,ma in realtà ti salva .