SCHEDA
Autore: Igino Ugo Tarchetti (1839-1869)
Titolo: Storia di una gamba
Tratto da:
Storia di una gamba e altri racconti fantastici
Genere: Racconto lungo
Descrizione:
Racconto lungo sul tema della morte. Grottesco - Umoristico - Gotico
"Strana cosa! Conobbi molti uomini che arrossivano di essere onesti, e soprattutto di essere sensibili; vivevano in una continua contraddizione, in una lotta perpetua coi loro principii e collo sforzo che facevano di dissimularli. Tutti o quasi tutti finirono col diventare disonesti. Mi spaventò spesso questo raggomitolarsi, questo accovacciarsi che fa la bontà nel fondo della coscienza, questo atteggiarsi a vergogna. Preferii sempre la disonestà aperta, come un filosofo celebre preferiva ad un nemico equivoco un franco odiatore. Temo che non venga un giorno in cui il vizio abbia a pretendere a buon diritto l'omaggio dovuto alla virtù; in cui s'abbia a dire, a mo' d'esempio: «Meno male! Mi rallegro in vedere che la corruzione incominci a penetrare nelle famiglie». «Chi è che ha commesso quella buona azione? Lo denuncieremo al rigore delle leggi.» Certo non arriveremo a tanto, ma chi non direbbe che ne siamo sul pendio? "
"Certo è però che quando l'ultima fibra fu recisa e la gamba completamente distaccata, io sentii che non apparteneva più alla vita che per metà, che tutto in me si era mutilato, sconvolto, immiserito; che io sarei rimasto nel mondo come una parte minima, come il frammento infinitesimale di un essere; che vi sarebbe sempre stata una metà di me che, già perdutasi nel gran nulla, mi vi avrebbe chiamato ad ogni istante, come avesse voluto precedermi. «Non era il dolore fisico che mi opprimeva in quel momento, non il dolore morale: era una sensazione nuova, orrenda, profonda, inesplicabile. Credo che tutti coloro che subirono una tale mutilazione abbiano sentito per metà che cosa è il morire, ne abbiano indovinato per una parte il segreto."
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