1 ottobre 2018
IL LADRO DEI LUMI - Elsa Morante
SCHEDA
Autore: Elsa Morante (1912-1985)
Titolo: Il ladro dei lumi
Tratto da "Lo Scialle Andaluso"
Genere: Racconto breve (1800 parole)
Descrizione
Lo scialle andaluso è stato pubblicato nel 1963, ma la maggior parte di questi racconti appartengono alla “preistoria” di Elsa Morante. Ovvero a quel periodo precedente al matrimonio con Moravia e ai grandi romanzi, quando la scrittrice poteva concedersi solo narrazioni brevi, soprattutto da rivendere ai giornali. Sei racconti sono stati ripresi dalla raccolta Il gioco segreto (ma già pubblicati sul “Meridiano di Roma”), un paio furono pubblicati su “Oggi” nel 1940 e uno su “Botteghe Oscure” nel 1953, mentre solo tre sono gli inediti. Lo scialle andaluso, ultimo racconto e frammento che dà il titolo alla raccolta, anticipa invece il tema del rapporto madre-figlio, più avanti al centro de L’isola di Arturo. Già in questi racconti si può vedere uno dei temi dominanti nella scrittura della Morante: quel confine labile tra sogno e veglia, reale e fantastico. Ogni racconto appare quasi come una fiaba nera, dal finale incerto e appena suggerito. La lettura richiede dunque attenzione e partecipazione, soprattutto per superare quel momento di straniamento in cui la trama pare come opacizzarsi. Fatto il salto (se fossimo in un film di Guillermo del Toro, dovremmo passare la soglia del labirinto del fauno) il fiabesco rapisce completamente. Resta alla fine un’ammirazione profonda e quasi uno stupore per la precocissima capacità della Morante di gestire una prosa così misurata ed elegante. Da leggere, come tutto quello che ha scritto.
Elsa Morante nasce a Roma nel 1912. Inizia molto giovane a scrivere favole, filastrocche e racconti per ragazzi pubblicati su diversi giornali, fra i quali il «Corriere dei Piccoli» e «Oggi». Una serie di questi racconti giovanili confluisce nel suo primo libro, Il gioco segreto, uscito nel 1941 e seguito l'anno dopo da Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina. Nel 1936 conosce Alberto Moravia, che sposerà nel 1941. Il suo primo romanzo è del 1948, Menzogna e sortilegio; il successivo, L'isola di Arturo , del 1957. Nel 1958 pubblica un libro di poesie, Alibi (ripubblicata nei «Supercoralli classici» nel 2004 con in appendice Quaderno inedito di Narciso e nel 2012 negli «ET Poesia»). Nel 1961 si separa da Moravia. Del 1963 è la raccolta di racconti Lo scialle andaluso, del 1968 Il mondo salvato dai ragazzini (ripubblicato da Einaudi nel 2006 e nel 2012), del 1974 il suo ritorno al romanzo con La storia, libro che ha un enorme successo. È un romanzo anche il suo ultimo libro, Aracoeli, del 1982. Dopo un lungo periodo di malattia muore a Roma nel 1985. Postumi sono usciti, da Einaudi come quasi tutti i suoi libri, il Diario 1938 e i Racconti dimenticati. Nel 2012 è uscito, sempre per Einaudi, L'amata. Lettere di e a Elsa Morante (Fuori Collana), curato dal nipote Daniele Morante; nel 2013 La serata a Colono (Collezione di teatro), suo unico testo teatrale, e Aneddoti infantili (L'Arcipelago). Nel 1970 Carmelo Bene, che lo considerava «il capolavoro della Morante, vertice della poesia italiana del Novecento», progettò di farne una versione cinematografica con Eduardo De Filippo, ma il progetto non andò in porto. Non è stato rappresentato per più di quarant'anni, fino alla messa in scena del 2013 con la regia di Mario Martone, Carlo Cecchi nella parte di Edipo e Antonia Truppo in quella di Antigone. L'opera complessiva dell'autrice è raccolta in due volumi nei Meridiani Mondadori, a cura di Cesare Garboli.
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