1 marzo 2017

LA FILOSOFIA E LO SPECCHIO DELLA NATURA - David Foster Wallace


SCHEDA

Autore: Wallace David (1962 - 2008 USA)
Titolo: La filosofia e lo specchio della natura
Titolo or. : Philosophy and the Mirror of Nature
Tratto da OBLIO  ed.  EINAUDI 
Anno: 1998
Genere: Racconto
N° parole: 3120

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➽ (E' tutto verde)

Descrizione
È la storia di un viaggio in autobus di un uomo e sua madre, entrambi personaggi particolari: lui è un appassionato di ragni, tanto da allevarne diversi esemplari nel suo garage e portarsene alcuni con sé; lei ha subito due interventi di chirurgia estetica che l'hanno lasciata, a causa di errori dei medici, con un'espressione che è una «maschera indelebile di folle terrore». Il figlio la scorta per il viaggio nel mezzo pubblico, sia per limitare, grazie alla sua imponente mole, eventuali insolenze di chi, vedendo sua madre, fosse tentato a prenderla in giro, sia perché, essendo in libertà condizionata, dipende da lei, che ha garantito la sua custodia sotto giuramento. Largo uso del corsivo e di terminologia relativa alla vita animale caratterizzano lo stile di questo racconto.

3 commenti:

  1. La prima parte è molto scorrevole, poi si ingarbuglia un po'. Una cosa si capisce: lui è un esperto e anche gli piace distruire ragni. La trovata della madre dall'espressione terrorizzata è molto divertente. In effetti è un racconto che cattura fin dall'inizio.

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    1. Divertente? Sai, a me invece aveva messo addosso un po' di tristezza. Che ti devo dire... in ogni caso questo autore è molto interessante. Su acasadiframe invece ho messo un raccontino brevissimo che si intitola “E’ tutto verde”, per coloro che non avendo mai letto nulla di D. F. W. volessero fare un assaggio veloce, prima del pasto vero e proprio. Gli appassionati del genere diranno che questo brano è una vera chicca, altri storceranno la bocca domandandosi, ma che cos’è questa robina qua tutta verde? Io eviterò accuratamente di schierarmi dall’una o dall’altra parte. Dico soltanto che nelle due raccolte che ho letto, una ventina di racconti in tutto tra, “La ragazza dai capelli strani e Oblio”, alcuni pezzi mi sono piaciuti un sacco e altri molto meno.

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  2. Non amo i ragni ma se ne trovo in casa non li uccido,cerco di portarli fuori con mosse acrobatiche di scopa e paletta , un po' perché sono creature che sanno tessere tele perfette e un po' perché schiacciarli porta sfiga.Leggere questo racconto per me è stato come entrare in un labirinto...Mi sono persa dentro l'autobus dietro la descrizione dell'ubicazione dei sedili.Ancora vago, aggrappata all'autista con la speranza di non scorgere Vedove velenose. Singolare davvero che sia la madre con tutti i suoi problemi a relazionarsi a dover garantire per il figlio! Una volta scorsi in un angolo del garage una ragno mamma con tutti i ragnettini avvinghiati sulle sue otto zampe...Non vi dico il fuggi fuggi di tutte quelle bestiole quando tentai di farle sloggiare!

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